
LA GRANDE CECITA'
DESCRIZIONE DEL CORSO
19 ottobre - dalle 9 alle 18
LA CRISI CLIMATICA IN LETTERATURA
Le parole per dirlo
a cura di Fabrizio Coppola
La giornata prevederà due momenti distinti:
* al mattino, una ricognizione antologica della letteratura esistente, dai grandi maestri del passato a opere più attuali.
Analizzeremo il contesto di quelle storie, il linguaggio scelto per narrarne gli aspetti più legati al tema di questa nostra giornata di studio, il modo in cui i personaggi reagiscono a situazioni ambientali causate dall’uomo, come quegli eventi influiscono sulla loro psiche e sul modo in cui vedono se stessi e il mondo.
*al pomeriggio daremo vita insieme a un laboratorio con l’obiettivo di elaborare un piccolo manifesto che potremo interpretare come il punto di partenza di una lunga discussione sul modo in cui può essere affrontata nelle opere di narrativa la crisi climatica in atto.
Nella relativa abbondanza di saggi e reportage che approfondiscono il tema, il nostro primo compito sarà quello di porci una domanda: Come possiamo affrontare la crisi climatica da un punto di vista narrativo e non strettamente giornalistico o scientifico? Quali sono, in estrema sintesi, le “parole per dirlo”?
Vivere e scrivere all’interno di questa nuova realtà comporta dei cambiamenti: e se i cambiamenti necessari nei nostri comportamenti ci sono tutti più o meno evidenti, può essere utile provare a compilare insieme un “manifesto” condiviso che tratteggi alcune linee guida per la scrittura, partendo dai seguenti punti:
Cosa sentiamo?
Come possiamo far precipitare queste sensazioni nella scrittura?
Quali sono le parole e i suoni le strutture sintattiche e i tempi verbali che ci sembrano più adatti e precisi a raccontare la vita in questo primo quarto del nuovo secolo e quella che verrà?
Come possiamo inserire questa nuova realtà in un’opera letteraria?
Una discussione collettiva, quindi, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che è proprio dalla riduzione della sfera collettiva che nascono le premesse dei tanti problemi sociali, politici, ambientali ed economici che affliggono il pianeta.
20 ottobre - dalle 9 alle 18
IL GIORNALISMO NARRATIVO
Racconto e autoracconto di un mondo che cambia
A cura di Chicco Elia e Laura Filios
Le prime persone a sentire sulla propria pelle la crisi del nostro pianeta sono quelle che vivono a stretto contatto con la natura. Notare che lì dove c'era un torrente ora non c'è più acqua, accorgersi che una certa specie di erba spontanea è sparita da un anno all'altro, constatare che il numero di varietà di grano si è drasticamente ridotto. Tra questi testimoni del cambiamento, ce ne sono alcuni che si stanno impegnando in un eroico lavoro di ricucitura.
Attraverso le loro storie è possibile intercettare le faglie del nostro sistema evidentemente malato, ma anche cogliere spunti di buone pratiche da cui ripartire.
Il modulo si propone di condividere strumenti di analisi, indagine e racconto rispetto ai territori e ai temi che li abitano. In particolare, considerato il contesto, ci soffermeremo sull’analisi dell’impatto sociale del racconto degli spazi, delle narrative dominanti e di come si imposta un’inchiesta sociale su un territorio e le proprie filiere produttive/agricole.
Immaginare un territorio, e indagarlo, è come navigare un’ecosistema. L’impatto delle politiche esterne, e delle dinamiche interne, si avvolgono senza soluzione di continuità alla fisicità del territorio, alle sue caratteristiche, alle persone che lo abitano e anche alle storie che lo attraversano.
La giornata si svilupperà su due momenti:
* Al mattino, si inizierà condividendo un vocabolario: cosa si intende con geopoetica, giornalismo narrativo, inchiesta sociale, auto racconto, reportage, impact journalism e autoracconto.
Partendo dal concetto di geopoetica e di "storia e geografia umana dei territori", analizzeremo una serie di lavori di giornalismo narrativo e di inchieste che hanno al centro dei loro lavori territori, storie del territorio, inchieste legate a temi connessi con i processi di produzione legati ai territori
* Nel pomeriggio, invece, verterà sull’impostazione del lavoro: come si immagina e come si sviluppa un lavoro di racconto – o di auto racconto – con le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione del testo.